L’Orizzonte degli eventi
con gli occhi e la voce
di Paolo Pellegrin
ll primo giorno di apertura L’orizzonte degli eventi, Paolo Pellegrin ha accompagnato un gruppo di visitatori attraverso le sezioni della mostra, soffermandosi su alcuni lavori e spiegando cosa c’è dietro i suoi scatti.
Abbiamo pensato di registrare quella “visita zero” perché sappiamo che quando le fotografie vengono raccontate da chi le ha scattate, iniziano a significare sempre di più.
Quello che ti proponiamo qui è una visita spontanea insieme a noi e all’artista attraverso i contenuti digitali costruiti intorno all’esperienza di quel primo giorno di mostra.
Come funziona? Abbiamo creato una mappa multimediale a cui puoi fare riferimento lungo il percorso di mostra. I contenuti compariranno nel corso delle prossime settimane sul nostro canale Instagram e, in parallelo, sulla mappa qui sotto 👇
Potrai leggerli, vederli e ascoltarli quando vuoi: a casa, prima o dopo la mostra, oppure quando sarai qui, in visita alle Stanze. Insomma, potrai visitare la mostra insieme a noi nelle modalità che preferirai.
Questa fotografia fa parte di un corpus di fotografie che Paolo Pellegrin ha realizzato in Medio Oriente.
Nel catalogo “L'orizzonte degli eventi” edito da Marsilio Arte, leggiamo: «La seconda guerra del Libano tra Israele e Hezbollah ha avuto luogo nell'estate del 2006. I combattimenti sono iniziati il 12 luglio e si sono protratti fino al 14 agosto, giorno in cui è entrato in vigore un cessate il fuoco promosso dalle Nazioni Unite. In queste quattro settimane di conflitto, con feroci attacchi aerei e artiglieria lanciati in territorio nemico da entrambe le parti, il bilancio delle vittime, secondo Reuters, è stato di quasi 1.200 morti e 4.400 feriti, principalmente civili libanesi. La parte meridionale del paese, dove si sono concentrati i combattimenti, è stata quasi totalmente distrutta dagli attacchi aerei israeliani, e centinaia di migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni.»
📸 Civili scavano tra le macerie in cerca di sopravvissuti pochi istanti dopo che un attacco aereo israeliano ha distrutto diversi edifici a Dahiya. Beirut, Libano 2006.
«Il mito dell’oggettività dell'immagine è crollato da parecchio, nessuno si illude o vuole illudere di riportare la realtà così com’è. Ma in quella tradizione che dicevo hai un patto col lettore e lo devi rispettare. Io sono un occhio delegato, vado lì a vedere per te, e trovo un modo, uno strumento, un linguaggio, anche uno stile se vuoi, per comunicarti quello che ho visto, e magari anche come l’ho visto. In questo patto c’è posto per l’interpretazione, ma non per la manipolazione ideologica, per la disonestà tendenziosa. Sarebbe immorale. Quando sei in un contesto così, stai raccontando i destini delle persone. Puoi sbagliare, ma non puoi barare».
Paolo Pellegrin in “La fotografia è l'arte del corpo”, intervista di Michele Smargiassi per Repubblica, 23 agosto 2023.
📸Credits: I civili arrivano a Tiro dopo essere scappati dai loro villaggi nel Sud del Libano per i bombardamenti israeliani. Tiro, Libano 2006 ©️ Paolo Pellegrin / Magnum Photos
«Quando lavoravamo con la pellicola era tutto diverso. Quel sistema era molto bello: scattavi le foto e per molto tempo portavi con te una collezione di immagini fantasma che restavano latenti nella tua mente.» Paolo Pellegrin, nel catalogo “L’orizzonte degli eventi” edito da Marsilio Arte racconta la sua esperienza con la pellicola prima dell'avvento del digitale.
«Il decennio 2010-2019 è stato un periodo tumultuoso negli Stati Uniti, caratterizzato da sconvolgimenti sociali e politici, proteste diffuse
e crescente consapevolezza in merito a questioni razziali profondamente radicate. Gli episodi di brutalità messi in atto dalla polizia e i casi di profiling razziale hanno riempito i media, scatenando un’ampia indignazione e alimentando il movimento Black Lives Matter».
“Paolo Pellegrin. L'orizzonte degli eventi”, Marsilio Arte, 2023.
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I civili arrivano a Tiro dopo essere scappati dai loro villaggi nel Sud del Libano per i bombardamenti israeliani. Tiro, Libano 2006 ©️ Paolo Pellegrin / Magnum Photos 👇
Civili scavano tra le macerie in cerca di sopravvissuti pochi istanti dopo che un attacco aereo israeliano ha distrutto diversi edifici a Dahiya. Beirut, Libano 2006👇
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore
Vaporetto: Fermata San Giorgio, linea 2
Aperto tutti i giorni dalle ore 11 alle 19.
Chiuso il mercoledì
tel.:+39 041 2412330
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