i vincitori
marta ferrarini
Questo progetto è la seconda parte di un lavoro di ricerca dell’autrice che vuole mettere in risalto l’armonia e la bellezza di un corpo che al giorno d’oggi non verrebbe altrimenti ritenuto coerente
con gli standard estetici imposti dalla società. Costantemente circondati da immagini che ci mostrano una fisicità impossibile, come quella perfetta, continuiamo a correre verso degli obbiettivi che non possiamo raggiungere, alimentando frustrazione e odio verso di noi e il nostro corpo. Ci siamo dimenticati che il corpo perfetto non esiste, che il nostro corpo esiste, che il nostro corpo “è” e va bene così.

1 Classico

2 Bellezza

3 Desiderio
luna grasso
Corpiformi nasce dall’esigenza di rielaborare il concetto di forma e percezione, corpo e materia. Le tre immagini non si limitano a documentare la realtà, ma la reinterpretano, spingendoci a riflettere sulla vera natura del corpo e sul modo in cui lo percepiamo. L’effetto della solarizzazione ridefinisce i volumi dei corpi, modellando la pelle e gli elementi naturali come fossero sculture. I disegni che nascono attraverso l’intrecciarsi di luci e ombre si traducono in un linguaggio universale, dove l’erotismo si confonde con l’astrazione e il dettaglio si fa simbolo. L’obiettivo non è solo mostrare, ma interrogare: cosa resta del corpo quando è privato della sua identità? Come la luce trasforma la carne in paesaggio e il fiore in desiderio? In un mondo abituato all’eccesso, queste immagini invitano a un ritorno alla forma essenziale, un’indagine visiva che sussurra, invece di gridare, il senso del nostro essere.

Corpiformi 1

Corpiformi 2

Corpiformi 3
anna truschelli
coesione naturale
Il progetto è nato mentre scorrevo le opere di Robert Mapplethorpe, sono stata subito colpita dai dettagli della bellezza umana che è riuscito a cogliere e dal duplice significato visivo che si può comprendere, invece, negli scatti ai fiori, un ulteriore bellezza naturale. La mia mente ha da subito colto l'idea di voler rappresentare l'unione tra questi due soggetti, nel modo più naturale possibile, attraverso l'amore. Per dare profondità a questa unione ho voluto utilizzare un effetto noir, nel quale prevale il contrasto tra chiaro e scuro, dove a livello visivo le emozioni umane sono in primo piano. L'amore è per molti ritenuto ancora un’interdizione, nonostante sia di un'estrema bellezza. Quest'ultima l'ho voluta estrapolare dalle fotografie grazie all'utilizzo di due soggetti completamente naturali, in un ambiente in bianco e nero, grazie al quale vengono evidenziati i dettagli del corpo nudo durante l'atto, quelli che sono i movimenti, le linee e le ombre che si creano. È una vera e propria necessità, la coesione che avviene tra la natura e l'essere umano, i quali vogliono completare un circolo che fortunatamente non smetterà mai di cessare.

FOTO 1

FOTO 2

FOTO 3




Open call per fotografi under 30 | Candidature fino al 2 marzo 2025
Hai tra i 18 e 30 anni e la fotografia è la tua passione? Partecipa all’open call della Fondazione Le Stanze della Fotografia!
Il contest, indetto in occasione della prossima mostra Robert Mapplethorpe. Le forme del classico che arriverà a Venezia dal 10 aprile 2025 darà la possibilità alle fotografe e ai fotografi selezionati di esporre le proprie opere alle Stanze della Fotografia.

Il fine dell’iniziativa è quello di riconoscere il talento di fotografe e fotografi emergenti, anche non professionisti, incoraggiandoli nel proprio percorso professionale.
La partecipazione all’open call è completamente gratuita e aperta a tutti, professionisti e appassionati di fotografia e prevede che ciascun partecipante realizzi tre fotografie che formino un racconto ispirato alla figura di Robert Mapplethorpe e ai temi del progetto espositivo, articolato in tre tappe: le forme del classico, della bellezza, del desiderio. Le opere dovranno dar vita ad un racconto a partire dalla seguente citazione di Robert Mapplethorpe:
«Sono entrato nel mondo della fotografia perché mi sembrava fosse veicolo perfetto per commentare la follia dell'esistenza odierna» (Robert Mapplethorpe. Tra antico e moderno, a cura di Germano Celant, 2005).
come partecipare
Per partecipare sarà necessario pubblicare le tre foto richieste sui propri canali social personali (Facebook o Instagram) taggando l’account ufficiale della sede @lestanzedellafotografia e utilizzando l'hashtag di riferimento #opencallstanze25.
Le stesse foto andranno poi inviate via mail all’indirizzo
L’invio tramite mail e la pubblicazione sui profili social delle foto sarà consentito fino alle ore 23.59'59” del 2 marzo 2025.
i premi
Le opere finaliste, selezionate dalla giuria in un numero a sua discrezione (compreso tra un minimo di 4 e un massimo di 6), saranno esposte presso lo stand de Le Stanze della Fotografia al MIA Photo Fair, in programma a Milano dal 20 al 23 marzo 2025.
A partire dalle opere finaliste, la giuria selezionerà un minimo di nr. 1 e un massimo di nr. 3 vincitori che verranno annunciati in occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra “Robert Mapplethorpe. Le forme del classico” a Le Stanze della Fotografia, prevista per mercoledì 9 aprile 2025.
Le fotografie selezionate saranno esposte alle Stanze della Fotografia per tutto il periodo della mostra e verranno pubblicate sui canali social ufficiali della mostra.
la giuria
Le opere fotografiche saranno valutate da una giuria composta da (in ordine alfabetico): Joree Adilman, direttrice generale della Fondazione Mapplethorpe, Denis Curti, curatore della mostra e direttore artistico delle Stanze della Fotografia, Pierpaolo Falone, gallerista, Francesca Malgara, direttrice artistica di MIA Photo Fair e da Gió Marconi, gallerista e direttore della Fondazione Marconi.
la mostra
La mostra Robert Mapplethorpe. Le forme del classico si distingue per la celebrazione dei corpi e della classicità, con fotografie che evocano l'estetica della statuaria antica, ritraendo corpi maschili e femminili in una perfezione senza tempo. Un’intera sezione è dedicata ai collage e ai ready-made degli anni ’60, lavori sperimentali che incarnano l’esplorazione dell’identità artistica di Mapplethorpe. I fiori, protagonisti di immagini poetiche e ambigue, rappresentano l’approccio minimalista ed evocativo dell’autore, in cui delicatezza e profondità si intrecciano. Infine, i ritratti iconici, che spaziano dalla compagna e musa Patti Smith a Lisa Lyon, fino a personalità come Andy Warhol, Susan Sontag e Truman Capote, completano un percorso visivo che celebra la complessità e l’unicità dell’opera del fotografo.